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Dott. Alessandro Borri
Laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in Chirurgia Generale presso l'Università degli Studi di Firenze.
Già Aiuto presso la Clinica Chirurgica dell'azienda Ospedaliero-universitaria di Careggi.
Ha eseguito come primo operatore oltre 5500 interventi chirurgici, sia in elezione sia in regime di urgenza.
Ha svolto attività di ricerca, documentata da oltre 80 pubblicazioni scientifiche edite a stampa.
Dott. Riccardo Gelli
Ha lavorato presso la Chirurgia Plastica Ricostruttiva, centro di riferimento regionale per il melanoma e per i tumori cutanei non melanoma, presso l’Ospedale Santa Maria Annunziata di Firenze, come Dirigente Medico ricoprendo successivamnte il ruolo di Vice Direttore.
Il primo concetto basilare per una efficace prevenzione dei tumori è quello che ci deve essere una buona sinergia tra paziente e medico specialista che si esprime attraverso una partecipazione attiva del paziente che sarà di fondamentale aiuto alla valutazione del medico specialista.
Questo concetto è ancora più utile quando si parla di tumori cutanei perché la cute è sicuramente l’organo più facilmente esplorabile.
Si inizia con una prima visita nella quale lo specialista esplora in maniera accurata tutta la superfice cutanea per evidenziare tutte le formazioni presenti, verranno valutate singolarmente, con l’ausilio eventuale di strumenti ottici e/o computerizzati, quindi formulerà per ciascuna una diagnosi clinica in base alla quale proporrà un eventuale trattamento terapeutico oppure dei controlli periodici in caso di formazioni tranquille. Nel caso vi fosse un dubbio diagnostico potrà proporre una biopsia per perfezionare la diagnosi e permettere un trattamento terapeutico preciso.
Alla fine della visita lo specialista, se non saranno necessari percorsi terapeutici, proporrà un programma di visite di controllo che mediamente avranno una cadenza annuale, salvo caratteristiche particolari della cute che potrebbe richiedere controlli più frequenti. Inoltre spiegherà dettagliatamente quale sarà il ruolo del paziente per una corretta prevenzione che consiste nell’imparare a fare un autocontrollo della cute con cadenza regolare, non troppo spesso ma neanche irregolarmente, almeno una volta al mese e consiglierà di utilizzare abitualmente la protezione solare durante le attività all’aperto, anche nel periodo invernale.
Tutto questo dovrebbe servire per individuare due eventi: la comparsa di nuove formazioni che non erano presenti in precedenza e l’eventuale cambiamento di formazioni presenti in termini di superfice, volume, margini e colore. Nel caso si verifichi uno di questi eventi il paziente dovrebbe anticipare la visita di controllo per farli valutare allo specialista, con serenità perché la maggior parte di questi non sarà niente di grave ma in alcuni casi potrebbero essere l’espressione dell’insorgenza di un tumore cutaneo e attraverso questa metodologia di prevenzione potremmo trattarli precocemente con ottimi risultati.
I tumori cutanei piu frequenti sono sostanzialmente i carcinomi e il melanoma. I carcinomi si dividono in carcinomi basocellulari e carcinomi squamo cellulari:
Il carcinoma basocellulare, ha un decorso relativamente benigno, esprime la sua aggressività solo localmente con una crescita molto lenta, il distretto cefalico, in particolare la faccia, rappresenta la regione anatomica più frequentemente colpita, non metastatizza e non mette in pericolo la vita
Il carcinoma squamocellulare, ha un decorso più aggressivo, la crescita è più veloce del precedente, si osservano tre tipi con gravità crescente (definiti ad alto, medio e basso grado di differenziazione), presenta un concreto rischio di progressione per via linfatica legato alle dimensioni (> 2 cm) e alla regione anatomica in cui insorge (labbra, naso, padiglioni auricolari) aumentando notevolmente la gravità e introducendo il rischio di mortalità.
Sono tumori che richiedono, prevalentemente, un trattamento chirurgico che potrà essere molto limitato, se intercettati precocemente, oppure più esteso, avvalendosi delle tecniche di chirurgia plastica, nei casi più avanzati. Negli ultimi anni sono stati introdotti farmaci di ultima generazione molto utili nel coadiuvare la terapia chirurgica.
Il melanoma cutaneo, se non intercettato precocemente, può essere molto pericoloso e creare un reale pericolo per la vita. Per fortuna oggi con l’aumentare della prevenzione si riesce ad intercettare sempre di più melanomi nella fase iniziale con risultati ottimi e interventi chirurgici molto limitati.
Il protocollo terapeutico inizia sempre con una biopsia escissionale. Necessaria, oltre a confermare la diagnosi o il sospetto clinico, a darci una serie di parametri istologici che ci permetteranno di classificare il melanoma e conseguentemente di programmare la corretta terapia chirurgica.
Nel caso di melanomi iniziali la terapia chirurgica potrà essere un semplice ampliamento della precedente biopsia da effettuarsi in anestesia locale
Nel caso i parametri istologici mettono in evidenza un melanoma più avanzato il trattamento chirurgico consiste in un ampliamento della precedente biopsia associato alla ricerca del linfonodo sentinella da effettuarsi in anestesia generale o in sedazione. La ricerca del linfonodo/i sentinella consiste nell’andare a prelevare ed esaminare il linfonodo/i che drena/no la linfa della cute dove il melanoma si è sviluppato. Permettendo, attraverso una tecnica molto precisa e scarnamente invasiva, di individuare precocemente le eventuali cellule che il melanoma ha diffuso attraverso la sua via principale di diffusione (micrometastasi). Nel caso di un linfonodo positivo, per micrometastasi, sarà necessario un nuovo percorso terapeutico che, in base alla quantità di cellule tumorali presenti nel linfonodo, potrà consistere in un trattamento farmacologico, con farmaci specifici di ultimissima generazione, e stretta sorveglianza clinica e strumentale oppure in un ulteriore intervento chirurgico di rimozione di tutti i linfonodi della stazione linfatica coinvolta (linfoadenectomia).
Infine il paziente sarà sottoposto ad un programma di controllo (follow up), calibrato sul tipo di melanoma rimosso, che potrà andare da un minimo due controlli clinici all’anno a quattro controlli clinici più esami strumentali ogni 6 o 12 mesi in base alla gravità.
Riassumendo i pochi concetti fondamentali che permettono di prevenire o di intercettare i tumori cutanei nella loro fase inziale sono:
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